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    Disturbo Non Verbale dell’Apprendimento (NVLD)

    Quando le parole non bastano

    Il Disturbo Non Verbale dell’Apprendimento (NVLD) è una condizione ancora poco conosciuta, ma di grande rilevanza in ambito scolastico e clinico. Colpisce bambini e adolescenti che, pur avendo buone competenze linguistiche, incontrano notevoli difficoltà in aree non verbali come la percezione visuo-spaziale, la coordinazione motoria e l’interpretazione delle emozioni altrui.

    Che cos’è il NVLD?

    Il NVLD non rientra ancora ufficialmente nei manuali diagnostici come categoria autonoma (nel DSM-5 viene menzionato solo in relazione ad altri disturbi specifici), ma diversi studi scientifici lo descrivono come un quadro peculiare.
    Si caratterizza per:

    • Discrepanza cognitiva: buone capacità verbali vs difficoltà nelle abilità visuo-spaziali.
    • Difficoltà di coordinazione: goffaggine motoria, problemi nella scrittura a mano o nelle attività sportive.
    • Problemi di organizzazione: fatica a orientarsi nello spazio (es. mappe, figure geometriche).
    • Fragilità socio-relazionali: difficoltà a cogliere segnali non verbali, ironia, espressioni facciali.

    A scuola: i segnali da non sottovalutare
    Un alunno con NVLD può:
    eccellere nelle materie umanistiche, mostrando un lessico ricco;
    incontrare ostacoli in matematica, geometria, fisica o in attività pratiche;
    apparire disorganizzato, smarrirsi facilmente nei corridoi o nei grafici;
    vivere incomprensioni con i coetanei, sentendosi isolato o frainteso.
    Un esempio pratico: uno studente di prima media che legge testi complessi con fluidità, ma non riesce a copiare una figura geometrica o a interpretare una tabella.

    Interventi psicoeducativi e strategie didattiche

    Il supporto deve essere mirato e integrato:

    • Psicoeducazione: aiutare il bambino e la famiglia a comprendere le difficoltà.
    • Didattica compensativa: privilegiare spiegazioni verbali chiare e sequenziali.
    • Terapie specifiche: logopedia (per la pragmatica del linguaggio), psicomotricità, training visuo-spaziali.
    • Insegnamento inclusivo: schemi, mappe concettuali verbali, uso di tecnologia assistiva.

    Centri di eccellenza in Italia ed Europa

    Il NVLD, pur essendo meno noto rispetto ai DSA, viene studiato e trattato in vari centri universitari e ospedalieri.

    In Italia:

    • IRCCS Stella Maris (Calambrone, Pisa) – centro di ricerca su neuropsichiatria infantile.
    • Fondazione Don Gnocchi (Milano e Roma) – riabilitazione neuropsicologica, disprassie e disturbi visuo-spaziali.
    • Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (Roma) – valutazioni neuropsicologiche avanzate e programmi di intervento.
    • Policlinico Universitario A. Gemelli (Roma) – centro di ricerca clinica sui disturbi dell’apprendimento.
    • Centro Medea – La Nostra Famiglia (Bosisio Parini, Lecco) – eccellenza nazionale per riabilitazione neuropsicologica infantile.

    In Europa:

    • Great Ormond Street Hospital (Londra) – reparto di neuropsichiatria infantile.
    • Karolinska Institutet (Stoccolma) – programmi di ricerca su neurodivergenze e apprendimento.
    • Université Catholique de Louvain (Belgio) – laboratorio di neuropsicologia dello sviluppo.

    Consigli terapeutici e strategie operative

    🔹 Terapia neuropsicologica personalizzata
    Esercizi computerizzati e giochi strutturati per rafforzare abilità visuo-spaziali e pianificazione.

    🔹 Psicomotricità e fisioterapia mirata
    Per migliorare coordinazione, motricità fine e grafomotricità.

    🔹 Logopedia e pragmatica del linguaggio
    Supporto per interpretare il linguaggio non verbale, l’ironia e le regole conversazionali.

    🔹 Terapia cognitivo-comportamentale (CBT)
    Per ridurre ansia, incrementare autostima e favorire la resilienza sociale.

    🔹 Parent training e supporto alla famiglia
    Aiutare i genitori a strutturare routine visive, favorire autonomia e valorizzare i punti di forza.

    🔹 Didattica inclusiva

    • spiegazioni orali passo-passo;
    • mappe concettuali verbali e schemi lineari;
    • strumenti digitali (audiolezioni, app per l’organizzazione);
    • riduzione dei compiti visuo-spaziali complessi, sostituiti da descrizioni verbali.

    Perché parlarne oggi

    Il NVLD è spesso confuso con l’ADHD, i DSA o lo spettro autistico ad alto funzionamento. Una diagnosi precoce consente invece di intervenire con strategie efficaci, prevenendo frustrazione e drop-out scolastico.