Pedagogista e Psicologo: per una scuola che cura

Una complementarità necessaria

Nel sistema scolastico contemporaneo, il pedagogista e lo psicologo scolastico rappresentano due figure professionali fondamentali e complementari. Se il primo opera sulla dimensione educativa, relazionale e metodologica dell’apprendimento, il secondo si concentra sul versante clinico, emotivo e psicologico del soggetto in età evolutiva.

Insieme, pedagogia e psicologia costruiscono un ponte tra didattica e cura, tra progettazione educativa e ascolto dei disagi sommersi. In una scuola che vuole diventare davvero “ambiente di sviluppo integrale della persona”, l’alleanza tra questi due ruoli non è solo auspicabile: è urgente.

Il ruolo del pedagogista

Il pedagogista scolastico agisce su tre livelli:

  • Prevenzione delle difficoltà di apprendimento e di comportamento,
  • Progettazione di interventi educativi personalizzati (in sinergia con il docente),
  • Formazione del personale scolastico e dei genitori.

Attraverso osservazioni sistematiche, analisi dei contesti e strumenti educativi, il pedagogista favorisce lo sviluppo di competenze trasversali, dalla motivazione alla regolazione emotiva, potenziando il contesto-classe nel suo complesso.

Il ruolo dello psicologo scolastico

Lo psicologo si occupa di:

  • Supporto psicologico individuale per studenti in difficoltà,
  • Valutazione di bisogni specifici, disturbi dell’apprendimento, disagi comportamentali e relazionali,
  • Sostegno alla genitorialità e al corpo docente.

È inoltre figura chiave nei casi di bullismo, autolesionismo, ansia scolastica, disturbi dell’umore e da stress. La sua presenza costante (non occasionale) è indicata come fattore protettivo per il benessere dell’intera comunità scolastica (Fonte: CNOP, 2023).

Progetti pilota e dati significativi

📌 Progetto “Benessere a scuola” – Regione Emilia-Romagna

  • Figure coinvolte: psicologo e pedagogista, in sinergia con educatori e referenti BES.
  • Esiti: dopo 12 mesi, il 68% degli alunni seguiti ha mostrato miglioramenti nei comportamenti pro-sociali.
  • Riscontro docente: l’81% degli insegnanti ha dichiarato un miglior clima relazionale in classe.

📌 “P.I.P.P.I.” – Programma di Intervento Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione (Ministero del Lavoro e Università di Padova)

  • Coinvolge scuole, servizi sociali, famiglie e specialisti.
  • Il pedagogista lavora sull’empowerment familiare, mentre lo psicologo lavora sul benessere emotivo del minore.
  • Risultato: riduzione del rischio di allontanamento del minore in 3 casi su 4.

📌 Progetto “Equità” – Città Metropolitana di Torino

  • Modello d’intervento integrato tra pedagogia e psicologia per contrastare la dispersione scolastica.
  • Dopo 2 anni: riduzione dell’abbandono scolastico del 24% nei plessi coinvolti.

Quale scuola per il futuro?

Numerosi piani ministeriali, tra cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), insistono sull’ampliamento delle equipe multiprofessionali a scuola. Il modello vincente è quello integrato, in cui pedagogisti, psicologi, educatori e assistenti sociali collaborano costantemente.

Secondo l’ultimo report OCSE (2024), le scuole che adottano team interdisciplinari registrano:

  • un calo del 35% dei casi di drop-out,
  • un incremento del 48% nella partecipazione degli studenti ai progetti di cittadinanza attiva.

Conclusione

La presenza congiunta di pedagogisti e psicologi non rappresenta un lusso, ma una necessità. Solo attraverso un’azione sinergica, continuativa e professionale è possibile incidere davvero nel vissuto scolastico degli studenti e trasformare la scuola in uno spazio di cura, crescita e resilienza.