“Meglio il deserto che la lite? La Bibbia e la psicologia spiegano”.
“Meglio abitare nel deserto che con una donna litigiosa e irascibile” (Proverbi 21,19).
Questo proverbio biblico, apparentemente duro e intriso di un contesto patriarcale, porta in sé una verità universale: la conflittualità persistente in una relazione è un veleno lento.
Se nella tradizione sapienziale ebraica l’immagine del deserto evocava isolamento e privazione, qui diventa paradossalmente preferibile rispetto alla convivenza con una persona — moglie o marito che sia — la cui costante ostilità logora la serenità domestica.
Il conflitto cronico e il danno psicologico
La psicologia delle relazioni insegna che il conflitto non è di per sé patologico: può persino essere un motore di crescita, se gestito in modo costruttivo. Tuttavia, quando la tensione diventa cronica, la coppia entra in un ciclo di difesa–attacco che altera profondamente il clima emotivo.
John Gottman, uno dei massimi studiosi della relazione di coppia, ha evidenziato che il disprezzo, la critica costante e la mancanza di ascolto sono i principali predittori della rottura. A lungo andare, la convivenza in un ambiente così carico di frustrazione può condurre a disturbi d’ansia, somatizzazioni e perfino depressione.

La radice emotiva della litigiosità
Spesso, dietro l’irascibilità si celano ferite antiche: stili di attaccamento insicuri, vissuti di abbandono, paure di perdita. L’aggressività verbale può essere il linguaggio distorto di un bisogno di vicinanza, espresso però in forma di controllo o accusa.
Un “deserto” emotivo può crearsi anche dentro la relazione stessa, quando il partner si sente invisibile o non riconosciuto.
Dal proverbio alla terapia: uscire dal deserto interiore
L’uscita non è quasi mai la fuga fisica — purtroppo, come spesso accade nella realtà, molte coppie restano insieme in un clima tossico. Piuttosto, occorre un lavoro consapevole:
- Comunicazione non violenta, per trasformare accuse in richieste chiare e rispettose.
- Psicoterapia di coppia, per ricostruire fiducia e sicurezza affettiva.
- Autoconsapevolezza emotiva, perché la pace interiore è la premessa per una pace condivisa.
Il proverbio ci ammonisce con forza: vivere nel “deserto” è una condizione dura, ma a volte il silenzio arido è meno tossico del rumore costante del conflitto.
La sfida, oggi, è trasformare quel deserto in un giardino, lavorando sulle radici invisibili della litigiosità.
