Recensione critica e clinica
“Comprendere l’autismo non è un atto di tolleranza, ma di giustizia cognitiva.”
Questa frase potrebbe sintetizzare lo spirito profondo di un’opera che, già dal titolo, ribalta la prospettiva classica: non sono gli autistici a dover adattarsi, ma i non autistici a dover imparare un nuovo linguaggio.
Il testo nasce da un’esperienza straordinaria: Brigitte Harrisson è una donna autistica ad alto funzionamento, formatrice e consulente internazionale, mentre Lise St-Charles è una ricercatrice e terapeuta, co-fondatrice dell’Institut SACCADE. Insieme danno vita a un libro che è al tempo stesso manuale, confessione e strumento di advocacy.
Il punto di forza del libro è l’originale concetto di “funzionamento autistico”, che viene descritto come un processo cognitivo e sensoriale autonomo, non come un deficit. Gli autori spiegano il motivo per cui le persone autistiche reagiscono in modo diverso allo stress, alla comunicazione sociale, all’ambiguità linguistica e alla complessità emozionale.

Ogni capitolo decostruisce pregiudizi diffusi:
- Gli autistici non sono “privi di empatia”, ma spesso sovraccarichi di empatia.
- Non si tratta di un “ritardo evolutivo”, ma di una diversità di base neurobiologica.
- L’“isolamento” non è rifiuto dell’altro, ma protezione da un mondo percepito come troppo invasivo.
La narrazione è arricchita da modelli operativi e spiegazioni visive (come quella del “triangolo della comunicazione”), utilissimi anche per chi lavora nel mondo scolastico o terapeutico. Il linguaggio è rigoroso, ma accessibile, privo di pietismo, e guidato da un’etica relazionale forte: capire per relazionarsi, non per normalizzare.
Punti di forza
- Visione dall’interno, scientificamente fondata ma profondamente umana.
- Adatto sia a specialisti sia a genitori e insegnanti.
- Decostruzione di stereotipi con esempi concreti e modelli esplicativi.
Punti di debolezza
- Richiede una certa familiarità con le neuroscienze o con il linguaggio psicologico.
- Meno adatto come primo approccio divulgativo rispetto a testi più narrativi.
