Le figure bistabili – note anche come immagini ambigue – sono uno dei fenomeni più affascinanti della psicologia della percezione. Una sola immagine, due interpretazioni, un continuo alternarsi percettivo che svela la natura attiva del cervello umano.

Le figure bistabili mostrano in modo inequivocabile che non vediamo il mondo così com’è, ma come la nostra mente lo interpreta attraverso esperienza, memoria, aspettative e contesto.
Cos’è una figura bistabile
Una figura bistabile è un’immagine che può essere percepita in due modi differenti, entrambi plausibili. Il cervello oscilla spontaneamente tra un’interpretazione e l’altra, in un processo chiamato rivalità percettiva.
Le tre caratteristiche fondamentali:
- Ambiguità visiva: più interpretazioni possibili.
- Switch spontaneo: il cambiamento avviene senza volontà cosciente.
- Competizione neurale: due rappresentazioni si alternano nel dominio percettivo.
La stessa immagine, due realtà diverse.
Spiegazione neuroscientifica: cosa accade nel cervello

Strutture chiave:
🔹 Corteccia visiva primaria (V1)
Elabora le componenti basilari dello stimolo.
🔹 Via ventrale (“che cosa”)
Attribuisce significato agli oggetti e ai volti.
🔹 Via dorsale (“dove”)
Organizza la profondità, l’orientamento e i rapporti figura–sfondo.
🔹 Lobi frontali
Gestiscono la risoluzione del conflitto percettivo.
Gli studi sulla rivalità percettiva mostrano che il cervello è un sistema predittivo: fluttuazioni spontanee dell’attività neurale possono far emergere una percezione rispetto all’altra.
La percezione non registra la realtà: la anticipa.
Esempi classici di figure bistabili
Questi sono i modelli più noti e utilizzati in psicologia e neuroscienze:
1. Vaso di Rubin
Due volti contrapposti o un vaso centrale: dipende da come il cervello decide ciò che è figura e ciò che è sfondo.
2. Cubo di Necker
Un cubo che cambia orientamento spontaneamente, evidenziando il ruolo dei processi top–down.
3. Giovane/vecchia
Una delle immagini più celebri sull’ambiguità percettiva.
4. Anatra-coniglio
Interpretazione fortemente influenzata dal contesto culturale e temporale.

Il significato psicologico delle figure bistabili
Le figure bistabili non sono semplici illusioni: sono strumenti cognitivi che raccontano il funzionamento della mente.
1. La percezione è interpretazione
Ciò che vediamo dipende da schemi cognitivi, memoria e stato emotivo.
2. Allenano la flessibilità cognitiva
Le persone più capaci di cambiare interpretazione mostrano maggiore creatività e problem solving.
3. Educano alla complessità
Abituano a tollerare ambiguità e incertezza, competenze fondamentali nella vita reale.
4. Mostrano il ruolo del contesto
Il significato emerge a partire da ciò che la mente si aspetta.
Applicazioni in psicoterapia, educazione e formazione
In psicoterapia

Le figure bistabili vengono usate per mostrare ai pazienti che può cambiare la prospettiva pur restando identica la realtà.
Nella neuropsicoeducazione
Con adolescenti e studenti funzionano come strumenti vivaci, immediati, perfetti per spiegare:
- bias cognitivi
- autopercezione
- errori di giudizio
- plasticità mentale
Nella formazione docenti
Aiutano a combattere i neuromiti e a spiegare come funziona veramente l’apprendimento.
Collegamenti ai neuromiti

Le figure bistabili sono la dimostrazione concreta che molti miti sul cervello sono falsi.
❌ Usiamo solo il 10% del cervello
Falso: la rivalità percettiva attiva reti estese.
❌ Il cervello è come una macchina fotografica
La percezione è interpretativa, non passiva.
❌ Esistono persone visive, uditive o cinestetiche
Gli stili di apprendimento sono un neuromito.
❌ Ognuno vede la realtà così com’è
Le figure bistabili mostrano l’esatto contrario.
Conclusione
Le figure bistabili ci invitano a riconoscere che la percezione non è una fotografia del mondo, ma un processo creativo, dinamico e profondamente personale. Comprenderle significa educare alla complessità e alla flessibilità mentale.
Cambiare prospettiva non significa cambiare realtà: significa capirla meglio.
